Muti, intitolare il teatro del Maggio di Firenze a Vittorio Gui
'Dedicarglielo, o non torno più qui'
"Questa serata è molto particolare perché è dedicata a un grandissimo maestro: se il grande maestro Vittorio Gui, che ho avuto l'onore di frequentare e di conoscere all'inizio della mia carriera qui al Maggio Musicale Fiorentino, non avesse nel 1928 creato l'Orchestra stabile fiorentina e il coro, e qualche anno dopo il festival, che è diventato uno dei festival più importanti al mondo, noi, voi, non saremmo qui oggi. Ma perché il teatro di Firenze non è dedicato a Vittorio Gui? La prossima volta che io vengo qui, torno solo se il teatro si chiama Vittorio Guidi, altrimenti no". Lo ha detto il Maestro Riccardo Muti, al termine del concerto ieri sera al Teatro del Maggio di Firenze. Della questione il Maestro ne avrebbe parlato anche con la sindaca di Firenze Sara Funaro e con il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi. "Io vorrei avere una risposta. Si dedicano teatri a destra a sinistra, a persone anche lodevoli. Ma perché non si chiama Teatro Comunale Maggio Musicale Fiorentino Vittorio Gui?", ha aggiunto Muti ricevendo un grande applauso dal pubblico. E ancora. "Mi hanno detto che" a Gui "è dedicato" uno spazio fuori del teatro, "ma perché non il teatro?". "Io dal maestro Gui ho imparato tantissime cose - ha detto ancora -, soprattutto la severità della nostra professione", "Vittorio Gui mi insegnò, lo sapevo già ma me lo sottolineò, che il direttore d'orchestra è un servitore, lo sono tutti gli interpreti ma il direttore d'orchestra ha la possibilità di fare il buffone sul podio. E purtroppo, siccome noi siamo diventati una società visiva, più noi ci scateniamo sul podio più molti del pubblico dicono 'Ah, ma che temperamento'. I grandi direttori del passato, Gui compreso, si muovevano pochissimo. I musicisti non hanno bisogno di clown sul podio". Il Maestro ha poi ricordato che "Firenze ha dato a me i natali della mia ormai lunghissima strada. E ciò che ho imparato qui con i complessi del Maggio, il coro e l'orchestra, è stato fondamentale. Sono le fondamenta di cemento su cui io poi ho costruito". Poi un ringraziamento "all'orchestra il Coro del Maggio per la dedizione e il modo in cui hanno lavorato".
C.Jaggi--BD
